Museo delle Origini dell'Uomo
ARTE POST-PALEOLITICA BIDIMENSIONALE
BREVE CENNO SULL'ARTE BIDIMENSIONALE POST-PALEOLITICA
L'arte bidimensionale del Paleolitico superiore finora scoperta è stata interamente prodotta in Europa e in Asia.
In seguito alle migrazioni umane, la troviamo in ogni altro continente molto arricchita nella composizione: non ci sono solo raffigurazioni di animali, ma anche umane con scene di caccia, danze, guerra e così via.
L'arte bidimensionale sulle pareti non è più prodotta nelle grotte, ma dipinta sulle pareti dei ripari sottoroccia o graffita sulle pareti rocciose all'aperto.
Nel Mesolitico l'arte non differisce molto da quella del Paleolitico. Poi si estingue ovunque. Vi sono delle eccezioni, come i Boscimani in Sudafrica e gli Aborigeni australiani dove è continuata fino ai giorni nostri.
Come gli Eschimesi, i Boscimani hanno la pelle gialla e il loro scheletro è simile a quello dell'Homo sapiens sapiens tipo di Chancelade, che nel Paleolitico superiore fu autore di arte bidimensionale in Eurasia.
Come già detto, l'arte bidimensionale ha origine in Asia orientale e annovera tra le sue componenti tipologiche il "movimento", che si ritrova tra le popolazioni con la pelle gialla di tutto il mondo nel Paleolitico superiore e nel post-Paleolitico, fino ai tempi storici.
Solo recentemente il "movimento" è entrato nell'arte bidimensionale delle popolazioni di pelle bianca, soprattutto nel fumetto.
Le prime immagini in "movimento" sono nell'arte dei Maddaleniani (Paleolitico superiore) con rappresentazione di soli animali (Fig. F41). Poi le troviamo nel Mesolitico spagnolo con complesse scene di uomini e animali (Fig. 32A3). Nell'arte boscimana il "movimento" è molto accentuato (Fig. F42) Così anche presso gli indiani del Nord America, dove le raffigurazioni di animali sono migliori di quelle umane, come imitazione (Fig. F43). Invece in Cina, quando l'agricoltura aveva prevalso sulla caccia, le scene di "movimento" continuano, come nell'immagine dei minatori di circa 1800 anni fa (Fig. F44).
Ma anche nell'arte "non religiosa", sempre in Cina 1900 anni fa, la figura umana raggiunge alti livelli di qualità riguardo al "movimento" con espressioni del volto e gesti gentili (Fig. F45).
L'arte bidimensionale ha infinite applicazioni, per ogni funzione e su ogni tipo di oggetto.
I tatuaggi, ad esempio, ormai molto in voga tra i giovani, erano già in uso per l'abbellimento del corpo tra le popolazioni asiatiche, ma ne troviamo traccia giĆ tra gli Egizi, circa 5000 anni fa..
Un altro esempio: la fotografia, che per molti versi ha sostituito la pittura, può essere considerata arte bidimensionale ed è utilizzata ovunque come decorazione, come pubblicità, su riviste, libri, giornali e altri media.
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